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L'influenza dei setting educativi

Quanto influisce il setting sui processi di apprendimento durante l' infanzia? E' preferibile adottare metodi estremamente pedagogizzanti per stimolare tali processi o risulta più efficace lasciare spazio? Quali i rischi e quali le sicurezze dell'uno e dell'altro approccio? A questo proposito risulta interessante lo studio comparativo del Prof. Jane K. Player, in cui studia in due diversi approcci: uno estremamente pedagogizzato (reception class) e uno con una pedagogia quasi del tutto invisibile (pre-school group). Dieci bambini della stessa età circa, divisi in due gruppi, seguono i due diversi modelli di apprendimento per la durata di tre anni e attraverso i lavori svolti in loco, soprattutto attraverso lo studio dei loro disegni, si cerca di capire quale dei due modelli adottati sia stato più efficace al fine di stimolare l'apprendimento, la creatività e la creazione di legami sociali. Judy A. Kmak studia l'influenza dell'esperienza del pre-s

PASSATO E FUTURO

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A proposito di luoghi e strumenti dell'educazione, mi ha particolarmente colpita l'innovativo progetto della Providence Mount st. Vincent di Seattle, una casa di cura per anziani in cui possiamo trovare coinvolte le vecchie e le nuove generazioni . In questa anticonvenzionale scuola materna (centro di apprendimento intergenerazionale) bambini e anziani interagiscono nelle varie attività appositamente pensate per coinvolgere entrambi i gruppi, ma anche nelle semplici attività quotidiane (come il pranzo)  in un continuo mutuo scambio volto a favorire l'apprendimento e la crescita dei più giovani, ma anche a migliorare il benessere mentale dei più anziani. Un modello educativo che modifica il confine stabilito dalla differenza (in questo caso d'età) rendendolo più permeabile, sino a diventare fonte importante di arricchimento reciproco. Anche in Italia possiamo vantare esempi simili tra cui quello del  Centro Intergenerazionale di Unicoop , cooperativa sociale di
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La sensibilità musicale comincia svilupparsi assai presto nell' interazione gestuale e vocale che caratterizza la comunicazione tra madre e neonato. Anche prima della sua nascita il bambino è immerso in un bagno sonoro. Studi hanno dimostrato che anche  stimoli sonori esterni gli arrivano seppur filtrati e a basse frequenze. Quindi si potrebbe dire che il ritmo e l'intonazione sono elementi innati nel bambino. In generale c'è già prima della nascita un 'intensa attività uditiva ed è grazie a questa che il bambino stabilisce i primi scambi e i primi legami con l'ambiente fisico che lo circonda. La musica ha un'importanza fondamentale per lo sviluppo del cervello del bambino, per ascoltare, cantare e suonare si devono attivare entrambi gli emisferi del cervello . I benefici della musica riguardano anche altre abilità come la capacità di formulare ragionamenti astratti, la possibilità di aumentare le competenze analitiche, matematiche e linguistiche. La musi
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Outdoor education Negli ultimi anni si sta facendo strada sempre più prepotentemente la pedagogia dell'outdoor education.  Che cosa si intende esattamente con " outdoor education "? L'outdoor, ossia l'ambiente esterno diventa un contesto educante dove non solo è possibile apprendere, ma anche rafforzare il senso di rispetto per la natura, potenziando al contempo le competenze emotivo affettive, sociali, espressive, creative e senso motorie. Attraverso l'educazione all'aria aperta, il bambino  apprende la cooperazione e la collaborazione con i pari. Giocare all'aria aperta è un'attività che permette al bambino di conoscere l'ambiente circostante. Nel contatto diretto con la natura, il bambino può sperimentare  sè stesso da solo e con gli altri: le diverse modalità di stare in gruppo, i limiti e le possibilità del proprio corpo, come superare eventuali ostacoli/rischi. I giardini, i campi, i boschi vengono valorizzati come veri e p

Il bambino e la musica

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La sensibilità musicale comincia svilupparsi assai presto nell' interazione gestuale e vocale che caratterizza la comunicazione tra madre e neonato. Anche prima della sua nascita il bambino è immerso in un bagno sonoro. Studi hanno dimostrato che anche  stimoli sonori esterni gli arrivano seppur filtrati e a basse frequenze. Quindi si potrebbe dire che il ritmo e l'intonazione sono elementi innati nel bambino. In generale c'è già prima della nascita un 'intensa attività uditiva ed è grazie a questa che il bambino stabilisce i primi scambi e i primi legami con l'ambiente fisico che lo circonda. La musica ha un'importanza fondamentale per lo sviluppo del cervello del bambino, per ascoltare, cantare e suonare si devono attivare entrambi gli emisferi del cervello . I benefici della musica riguardano anche altre abilità come la capacità di formulare ragionamenti astratti, la possibilità di aumentare le competenze analitiche, matematiche e linguistiche. La musi